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Noi, qui sottoscritti, siamo progettisti grafici, fotografi e studenti che sono stat cresciuti in un mondo in cui le tecniche e gli apparati della pubblicità ci sono stati insistentemente presentati come gli obiettivi più redditizzi efficaci e desiderabili di impiegare nostri talenti. Noi siamo stati bombardati con pubblicazioni orientate a questo credo, plaudendo al lavoro di chi ha forgiato le proprie capacità e la propria immaginazione nel vendere cose come: cibo per gatti, pastiglie per lo stomaco, detergenti, ristutturanti per capelli, dentifrici, lozioni dopobarba, lozioni prima della barba, diete dimagranti, diete ingrassanti, deodoranti, acqua effervescente, sigarette, roll-on, pull-on, e slip-on. [gioco di parole non riproducibile in italiano, NdT]

Cosicché il maggior investimento di questi lavori dell’industria pubblicitaria, si sono sprecati su questi scopi banali, che hanno poco contribuito o affatto alla nostra prosperità nazionale.

In accordo con il crescente numero di persone comuni, noi abbiamo raggiunto un punto di saturazione in cui anche il più acuto strillo per vendere non è niente di più che un rumore. Noi pensiamo che ci siano altre cose, di maggior valore, per cui impiegare le nostre competenze e la nostra esperienza. Ci sono i segnali per la viabilità e per gli edifici, libri e pubblicazioni periodiche, cataloghi, manuali di istruzioni (per l’uso), fotografia industriale, supporti didattici, film, trasmissioni televisive, pubblicazioni industriali e scientifiche e tutti quegli altri media attraverso i quali noi promuoviamo i nostri valori, la nostra formazione, la nostra cultura e la nostra più grande… del mondo.

Noi non acclamiamo l’abolizione della pubblicità di punta sui consumatori: non è fattibile.

Non vogliamo neppure sottrarre ogni motivo di piacere dalla vita.
Noi stiamo proponendo una revisione delle priorità in favore di una forma di comunicazione più efficace e più duratura. Noi speriamo che la nostra società si stuferà di commercianti truffaldini, veditori e persuasori occulti e che le nostre competenze saranno impiegate per scopi validi. Avendo presente tutto ciò, noi proponiamo di condividere la nostra esperienza e le nostre opinioni, di renderle disponibili ai nostri colleghi, agli studenti, e a tutti coloro che possono essere interessati.

 

 

FTF 1964 è sottoscritto da: Edward Wright, Geoffrey White, William Slack, Caroline Rawlence, Ian McLaren, Sam Lambert, Ivor Kamlish, Gerald Jones, Bernard Higton, Brian Grimbly, John Garner, Ken Garland, Anthony Froshaug, Robin Fior, Germano Facetti, Ivan Dodd, Harriet Crowder, Anthony Clift, Gerry Chinamon, Robert Chapman, Ray Carpenter, Ken Briggs.